3 marzo: “Hearing For Life”, l’udito per la vita
I diritti dei bambini in LIS (lingua italiana dei segni)
“Hearing For Life”, l’udito per la vita. È questo il messaggio che l’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia in occasione del World Hearing Day, che si celebra ogni anno in tutto il mondo il 3 marzo per richiamare i governi mondiali sull’importanza dell’udito. L’OMS, con questa giornata, intende ricordarci che tutte le persone con disturbi uditivi hanno diritto di realizzare appieno il loro potenziale, I loro diritti, i loro sogni.
In Italia ci sono circa 70 mila persone con sordità. Ogni anno nel nostro Paese nascono circa duemila bambini con gravi problemi all’udito, soffre di sordità il 2% di quelli di età compresa tra i 4 e i 12 (101 mila) e l’1% dei piccoli fino a 3 anni (23 mila).Bambini che rischiano di essere penalizzati se questi disturbi non vengono individuati subito e trattati in modo corretto, perdendo un diritto fondamentale: quello di comunicare e di mettersi in relazione con gli altri e nel mondo.
Ho scritto un libro, “La leggerezza delle nuvole” , per ricordare che i bambini vanno protetti e tutelati e che gli adulti devono operare con ogni mezzo affinché possano godere di tutti i diritti che la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza assegna loro.
Da questa convenzione voglio citare due articoli in particolare:
ART. 2. Ogni bambino e ogni ragazzo ha i diritti elencati nella Convenzione: non ha importanza chi è né chi sono i suoi genitori, non ha importanza il colore della pelle né il sesso né la religione, non ha importanza che lingua parla, né se è un disabile, né se è ricco o povero.
ART. 23. Se sei disabile, fisico o psichico, hai diritto a cure speciali e a un’istruzione speciale, che ti permettano di crescere come gli altri bambini.
Dunque, se vogliamo che anche i bambini sordi possano realizzare i loro diritti e i loro sogni è necessario che abbiano un accesso precoce alla lingua dei segni e un’istruzione inclusiva, composta da due lingue: LIS e italiano
Ed è indispensabile che tutti i bambini conoscano l’esistenza di questa lingua “visiva”, una lingua che viaggia su canali differenti ma che, al pari dell’italiano, dell’inglese o del cinese, permette di comunicare e condividere il proprio pensiero.
Per questo sono molto felice di presentarvi una canzone bellissima, proprio sui diritti dei bambini, cantata nel linguaggio dei segni. Il suo titolo è “Perché un bambino è un bambino” ed è un progetto nato dalla collaborazione tra molte persone di buona volontà, persone che sono fiera di conoscere e che ringrazio dal più profondo del cuore.
Da oggi occuperà un bel posto sulla pagina Dai, leggiamo! dedicata a “La leggerezza delle nuvole”.
Per chi volesse saperne di più sulla LIS troverà sul sito ENTE NAZIONALE SORDI: https://www.ens.it/lis
Flavia Franco
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