#BOOKCLUB: “Chi va piano…”
Un identikit del libro e tante attività da mettere in pratica a casa e a scuola
CHI LO HA SCRITTO?
David Conati ed Elisa Cordioli, artisti poliedrici e compagni di creatività e di vita, vivono in provincia di Verona con la loro bellissima e numerosa famiglia. A quattro mani hanno firmato molti testi: progetti didattici di musica, testi teatrali, libri di parascolastica e di narrativa.
DI COSA PARLA?
Parla di Giovanna, una bambina supervivace che si diverte, salta, corre e, spesso e volentieri, trasgredisce qualche regola, specialmente quando inforca la sua bici e parte a tutto gas.
E proprio a lei toccherà, una volta divenuta adulta, entrare nella scuola che frequentava da piccola per spiegare ai bambini e alle bambine le regole della circolazione stradale che spesso possono salvarci la vita. Eh sì, perché Giovanna ha scelto di fare una professione particolare…quale?
Lo scoprirete solo leggendo…ma proprio alla fine della bella storia contenuta in queste pagine. E, tra un’avventura e l’altra, i lettori e le lettrici impareranno anche le più importanti regole per circolare in strada, a piedi, in bicicletta, in auto e con altri mezzi, senza correre pericoli.
A CHI È DESTINATO?
A lettori e lettrici “in crescita” che desiderano leggere sempre più e sempre meglio.
Ma è destinato anche a tutti i “grandi” che hanno desiderio di dedicare tempo di qualità a figli e figlie, ad alunni e alunne. Attraverso la lettura di questo libro, essi possono far comprendere ai bambini e alle bambine la necessità di circolare in strada con attenzione e consapevolezza e di conoscere le regole che consentono di farlo in completa sicurezza.
COME POSSIAMO GIOCARE CON QUESTO LIBRO?
Sono tantissimi i modi in cui si traggono spunti dalla lettura di questo libro per giocare con i bambini e le bambine, eccone alcuni:
- COSTRUIAMO UN PERCORSO usando oggetti che si trovano in giardino, in classe, ma anche in casa (sedie, cuscini, libri…), possiamo impostare un percorso accompagnato dalla segnaletica che indica i passaggi consentiti e quelli vietati.
- CARTELLI STRADALI E FORME si costruiscono segnali stradali triangolari, rettangolari, rotondi (possiamo ingrandire e riprodurre immagini facilmente reperibili in internet), poi il conduttore del gioco ne espone uno alla volta e bambini e bambine devono indicare se sono segnali di divieto, obbligo o indicazione generica di località.
- IN STRADA possiamo programmare un’uscita con lo scopo principale di prestare attenzione ai segnali stradali che si incontrano e lanciare una sfida a chi sa riconoscerne di più e nominarli nel modo giusto.
- IL CARTELLO CHE NON C’È il gioco più divertente è poi quello di invitare i lettori e le lettrici a inventare e realizzare un cartello stradale che non esiste, ma che ci sembrerebbe utile: divieto di transito a pedoni che non sorridono, obbligo di avere in auto almeno un fiore, freccia obbligatoria per fare un salto in pasticceria.
di Patrizia Ceccarelli
Autore
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Patrizia Ceccarelli
È docente e tutor universitaria, autrice di romanzi per adulti e bambini. Esperta nel campo dell’editoria per ragazzi, è direttrice editoriale del catalogo Raffaello Ragazzi e Il Mulino a Vento.
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