L’intervista impossibile con Leonardo da Vinci
di Gabriella Santini
Il grande pittore e inventore Leonardo Da Vinci in questi giorni ha sentito molto parlare di sè: forse è per tutto questo clamore che oggi Leonardo è tornato tra noi virtualmente, curioso come non mai di sapere tutto ciò che era stato fatto per lui e scritto su di lui. Quando è venuto a conoscenza del libro editato della casa editrice Raffaello, dal titolo Leonardo e il fiore della vita, a tutti i costi ha voluto rivolgere qualche domanda all’autrice, Gabriella Santini.
Leonardo da Vinci in persona ha posto innanzitutto alcune domande all’autrice, dimostrando subito di essere molto curioso. Lei gli ha risposto così…
L: Perché, Gabriella, hai scritto un libro su di me appartenente alla collana “I geniali”?
G: Che domanda… Voi siete il genio dei geni, la mente più geniale di tutti i tempi, caro Leonardo! Tutto il pianeta vorrebbe adottarvi, ma voi siete nato in Italia. Il mio libro è dedicato a voi, ed è il primo dell’intera collana non a caso: la vostra creatività è leggendaria!
L: Perché l’hai intitolato “Leonardo e il Fiore della Vita”?
G: Studiando di voi, cercavo qualcosa di complesso, meraviglioso e misterioso com’è stata anche la vostra grande mente. Avevo bisogno di uno spunto numerico per “costruire” la caccia ai messaggi che mi è servita da struttura portante dell’intera trama, così ho trovato che voi avete approfondito e progettato l’antico simbolo del Fiore della Vita… Era – secondo me – l’idea più giusta. Poi, come naturale conseguenza, è venuto il titolo.
L: Ho notato, Gabriella, che la trama è all’”ultimo respiro”… Come mai? C’entrano forse i due protagonisti?
G: Sì, il libro è dedicato a voi, caro Leonardo, ma anche a due ragazzini di 11 anni e mezzo, Leonardo – detto Leo, simpatico, amante della bici e dei misteri – e Lia, sua compagna di classe, la secchiona. I due ragazzini vivranno, volenti o nolenti, un’avventura mozzafiato, poiché andranno in cerca della verità; perciò avevo bisogno di una trama che fosse costruita in crescendo come una sinfonia di musica classica. Il finale, poi, doveva essere particolarmente… beh, non dico nulla, va! Preserviamo la sorpresa e non spoileriamo niente.
L: Che cosa pensi, Gabriella, del mio quadro più famoso, la Gioconda?
G: Da poco meno di cinquecento anni, l’intero mondo culturale e quello dell’arte – ma non solo – s’interroga sulla Gioconda. Il suo sorriso è il più conosciuto e anche il più enigmatico. La vostra domanda è difficile… Vi rispondo basandomi su ciò che ho studiato e saputo di voi e di… lei. Avete portato quella tela con voi fino alla fine, ritoccandola, perfezionandola, migliorandola sempre più. Credo che abbiate voluto molto bene a quel quadro.
L: Nella costruzione della trama, qual è stata la parte più difficile, Gabriella?
G: Il difficile è stato trovare i siti dove nascondere i cinque frammenti della caccia ai messaggi. Doveva trattarsi di luoghi esistenti cinquecento anni fa! E poi, dovevo descriverli minuziosamente, poiché ci sono tuttora, e sono pure amati e noti. L’intreccio tra reale e fantastico è questione a volte ardua: nessuno dei due aspetti va snaturato.
L: Che cosa mi dici, Gabri, dei due gatti comprimari nella storia? Perché sono, uno tutto nero, e uno interamente bianco? E perché poi, si chiamano Tenebra e Luce?
G: Avendo letto che nella vostra epoca, Leonardo, molto forte era il contrasto tra valori, ho cercato fin da subito di sottolineare questa bella caratteristica, ai tempi odierni invece moooolto più sfumata. Mi è sembrato originale – anche se sottile – utilizzare due personaggi a 4 zampe come simboli di questo aspetto concettualmente difficile. Ecco perché il gatto di Leo è Tenebra, nero come la notte, mentre Luce è la gattina di Lia, bianca e lucente!
L: Ho visto che in ciascun inizio capitolo sono riportate frasi mie… Mi fa felice. A che cosa devo questo onore, Gabriella?
G: Mi è sembrato il giusto omaggio a voi, Leonardo, e un buon modo per farvi conoscere ai lettori di questa storia sotto una luce di autenticità. Io stessa ho ritrovato la vostra anima e molte vostre opinioni in quelle frasi.
L’intervista con Leonardo è conclusa… però che tipo brillante! Ora non resta che conoscere qualcosa di più sul romanzo “Leonardo e il Fiore della Vita” di Gabriella Santini!
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Redazione Dai, leggiamo!
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