Un video per… “Quelli che credono ai sogni”!
In occasione dell’uscita del nuovo libro di Loredana Frescura, Quelli che credono ai sogni (Mulino a Vento, Serie Blu) abbiamo fatto qualche domanda all’autrice che ha realizzato, con alcuni suoi ex alunni e le loro famiglie, un video spot per l’uscita.
Ciao Loredana. Da pochi giorni è uscito il tuo nuovo libro… chi sono, nella storia e nella quotidianità, “Quelli che credono ai sogni”?
Quelli che credono ai sogni, sono tanti, moltissimi, tutti quelli che cercano di vivere non solo per se stessi ma per prima cosa cercano di migliorare se stessi e scoprono i propri talenti, le proprie passioni che poi riescono a condividere con gli altri. L’obiettivo è una vita piena, serena e felice a propria misura e somiglianza.
Da bambini e da adulti, perché è importante continuare a sognare?
Sognare è progettare. Una vita senza progetti è un’esistenza vuota. Sognare sempre, da piccoli è più semplice perché meno costretti da orari, impegni, scadenze e anche diciamolo bollette e mutui! Insegnare la noia e viverla è assolutamente fondamentale per imparare a sognare. I sogni, i nostri desideri che si trasformano e prendono vita e corpo in progetti mediati dalla realtà e magari maggiormente fattibili, ci regalano il sogno della vita.
Il protagonisti del video sono ragazzi che hai avuto modo di accompagnare nel percorso scolastico. Da insegnante agli insegnanti, come coltivare i sogni a scuola?
I miei ex alunni con i loro fratelli e sorelle mi hanno seguito in questo mio sogno. Sono moltissimi anni che cerco di unire al libro un contributo di immagini e di musica e se potessi anche di odori e di sapori e di consistenze (un altro mio sogno) per dare al libro una copertina in più. Con entusiasmo hanno aderito e giocato a fare i supereroi. Così come mi hanno sempre seguita nei cinque anni trascorsi insieme, leggendo tanti libri, discutendo, studiando la grammatica, recitando, scrivendo, annoiandosi… Sì ho coltivato la noia! Quella buona e generosa che offre a tutti altre possibilità, altri sviluppi, una incredibile spinta all’immaginazione. Ma la noia ha bisogno di tempi “liberi” da impegni. Ci siamo voluti bene, molto, e ce ne vogliamo, perché insieme ci siamo anche “annoiati”.
Da ultimo, una curiosità: da bambina sognavi di diventare una scrittrice?
Da piccola sognavo di fare….la parrucchiera. Oh sì! Volevo i capelli lisci delle mie compagne invece dei miei ribelli ricci. Però amavo così tanto leggere e alla fine ho capito che tagliare i capelli con un libro in mano non poteva essere produttivo!!! Così ho scelto un lavoro che mi tenesse vicina ai libri. Le maestre ci stanno proprio dentro ai libri!
Ora non vi resta che guardare il video!
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Redazione Dai, leggiamo!
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