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Pablo e l’incantesimo del bosco

Referente: Speranza Nunziata

Scuola: Istituto comprensivo Dante Alighieri – salerno
Classe: 5 anni

Descrizione:

Le insegnanti hanno proposto ai bambini di 5 anni di inventare una storia partendo da un’immagine di un gnomo. I bambini con tanta creatività e fantasia, hanno sviluppato una storia ricca di particolari e l’hanno rielaborata graficamente. Una storia nata dalla fantasia dei bambini che parla di solidarietà e aiuto reciproco.

Pablo è un bambino che viveva in un meraviglioso bosco, con tanti alberi dalle foglie colorate: marroni, rosse, gialle, arancioni, verdi.
In quello stesso luogo abitava anche una strega cattiva, che non amava i bimbi buoni, generosi e gentili come Pablo. Infatti, utilizzava la sua magia per trasformare tutti i bambini bravi in gnomi.
Una notte d'autunno, molto calda, Pablo stava riposando nella sua cameretta e aveva lasciato la finestra aperta. La strega, a quel punto, riuscì ad entrare nella stanza, prese la bacchetta magica, fatta di legno con un'impugnatura a forma di gatto, e tirò fuori un sacchetto con della polverina magica, che aveva preparato con fiori appassiti, sale, acqua sporca e unghie di pipistrello. Silenziosamente si avvicinò a Pablo, spruzzò su di lui quella polvere, e, dopo aver pronunciato la formula magica Zinzon, Blum, Blum, Brom", trasformò quel povero bambino in uno gnomo.
Il mattino seguente Pablo, dopo essersi svegliato, si recò al laghetto vicino casa e, con suo grande stupore, specchiandosi in quelle acque, non riusciva più a riconoscersi: gli era cresciuta una lunghissima barba, inoltre, in testa portava uno strano cappello a punta e indossava una giacca lunga. Insomma, la strega Ughina, questo era il suo nome, l'aveva trasformato in uno gnomo del bosco.
Pablo iniziò a piangere, tanto che i suoi lamenti e le urla di disperazione arrivarono alle orecchie di un cane volante che passava di li. Il cane gli si avvicinò e iniziò a parlare: "Ciao piccolo gnomo. lo mi chiamo Zuccherino. Perché piangi? Cosa ti è successo?" Pablo gli raccontò tutto quello che gli era capitato e il cane, a quel punto, disse:
"Non piangere Pablo. Troveremo una soluzione. Conosco la strega che ti ha fatto l'incantesimo. Dobbiamo trovare l'albero del bosco con i frutti rossi magici, quelli che brillano. Poi continuò: "Purtroppo questo albero si trova nel giardino della strega Ughina. Non sarà facile trovarlo, perché il giardino è pieno di alberi con frutti rossi, ma uno solo è quello giusto."
Pablo e Zuccherino iniziarono a camminare nel bosco. Ad un certo punto videro uno gnomo dall'aria triste triste, seduto sotto un albero di mele e iniziarono a dialogare. Pablo, essendo curioso, volle conoscere il suo nome e i motivi della sua tristezza. Lo gnomo disse di chiamarsi Omus e di essere infelice perché era stato vittima della strega cattiva Ughina. In altre parole aveva subito la stessa sorte di Pablo.
Zuccherino, allora, lo invitò ad andare con loro alla ricerca dell'albero che gli avrebbe restituito la felicità, togliendo l'incantesimo. ll cane e i due gnomi si misero in cammino e finalmente, dopo aver attraversato gran parte del bosco, videro un luogo con alberi dai frutti rossi rotondi che brillavano alla luce del sole. Erano giunti al giardino della strega Ughina.
Pablo e Umos iniziarono a mangiare i frutti di ogni albero, ma la loro condizione restava sempre la stessa. Solo quando arrivarono in fondo al parco si trovarono di fronte ad un albero che aveva un aspetto diverso: era molto grande e luminosissimo e cosi capirono che era davvero quello giusto. Ne assaggiarono i frutti e, con emozione e gioia, tornarono bambini. I tre amici decisero, allora, di raccogliere tutti i frutti di quell'albero e di ritornare nel bosco per liberare gli altri gnomi, trasformati da quella brutta strega.
Dopo aver rotto l'incantesimo del bosco, tutti i bambini, finalmente liberi, decisero di andare a casa della strega. Era notte fonda. La cattivissima Ughina stava dormendo e, a sua insaputa, entrarono. Pablo prese il sacchetto, rovesciò la polverina magica tra le fiamme del caminetto; poi afferrò la bacchetta tra le sue mani e, con tutte le sue forze, la spezzò in due. Fu solo a quel punto che videro una grande nuvola bianca sollevarsi verso il cielo e da allora la strega scomparve per sempre. I bambini tornano alla loro vita, giocando felici nel bosco e nelle loro case.

Concorso Kamishibai Raffaello 2022
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