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Etto, Etto il fischietto

Referente: Cristina Damilano

Scuola: Scuola dell'infanzia Vittorina Butteri – alessandria
Classe: 5 anni

L’idea della storia nasce in una sezione omogenea di bimbi di 5 anni in cui, grazie ad una maestra che suona la chitarra, la curiosità per gli strumenti musicali è molto diffusa. Durante un’attività in circle time, attraverso il brain storming, viene stimolato l’apprendimento collaborativo, creando una storia poco alla volta: la maestra ha introdotto l’incipit “Etto Etto era un fischietto che non sapeva fischiare…”. Ogni bambino, a turno, ha aggiunto il suo pezzettino di racconto, accettando e agganciandosi di volta in volta a ciò che ha narrato il bambino precedente.

Nasce così una storia semplice e fantasiosa: collaborando insieme i bambini hanno consolidato il senso di appartenenza al gruppo/sezione: “Fatto insieme è più semplice!”; “Ti stanchi meno”; “Fai meno fatica”… hanno commentato.

Hanno così creato il finale che loro più amano, pieno di colore, fantasia e amore.

L’incontro con questi strumenti musicali così particolari ha sensibilizzato la sezione all’accoglienza verso la diversità, qualunque essa sia.

La storia è stata poi rielaborata graficamente per creare le tavole del kamishibai.

Il percorso si conclude con il racconto narrato dai bimbi stessi alle altre tre sezione della scuola

Titolo della storia: Etto Etto il fischietto
1. Etto Etto era un fischietto, un bel fischietto nuovo, lucido, brillante e di un bel colore azzurro come il cielo in una bella giornata di sole.
2. Etto Etto era molto triste perché era l’unico fischietto al mondo che non sapeva fischiare, allora decise di andare dal dottore, un dottore speciale, che curava i fischietti malati. Il medico lo visitò, gli diede la medicina, gli fece una puntura e gli disse di ingoiare anche tre cucchiai di sciroppo. Niente… Etto Etto non riusciva a fischiare.
3. Etto Etto, arrabbiato, decise di partire in giro per il mondo per incontrare un fischietto come lui (che non sapeva fischiare). Cammina cammina incontrò un tamburo sconsolato perché aveva perso i suoi colori. Etto Etto lo consolò e lo colorò di giallo, rosso, verde e blu. Il tamburo pieno di gioia suonò a più non posso felice di aver di nuovo i suoi colori. TUM! TUM! TUM!
4. Etto Etto poi incontrò un violino tutto serio perché gli si era rotta una corda; il fischietto, gentile di cuore, gliene regalò una nuova e il violino tornò a suonare tutto contento. ZIM! ZIM! ZIM!
5. Il fischiettio incontrò anche un pianoforte tutto scordato che non riusciva ad eseguire la scala musicale; Etto Etto, con pazienza, gli sistemò i martelletti e il pianoforte riuscì di nuovo a comporre una melodia bellissima. DO! RE! MI! FA! SOL! LA! SI!
6. Etto Etto conobbe anche una trombetta tutta matta: aveva bevuto un bicchiere di acqua saponata e quando provava a suonare uscivano solo bolle di sapone. Etto Etto la lavò, la asciugò con cura e da quel giorno la trombetta tornò a suonare che era una meraviglia. PEREPPE PE! PEREPPE PE!
7. Etto Etto dopo aver fatto tanta strada, incontrò uno scacciapensieri che, invece di essere spensierato, era pieno di pensieri e si sentiva tutto solo. Il fischietto, con affetto, lo aiutò a riacquistare il sorriso e lui non si sentì più solo.
8. Il tamburo, il violino, il pianoforte, la trombetta e lo scacciapensieri circondarono Etto Etto e insieme si misero a suonare per lui una dolcissima melodia.
9. Il fischietto Etto Etto era felicissimo. Sapete perché? Perché aveva conosciuto tanti nuovi amici che gli volevano bene e che non lo avrebbero mai più lasciato solo e si rese conto di essere un fischietto proprio speciale perché anche se non riusciva a fischiare era l’unico al mondo capace di AMARE!!!

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