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La Scuola delle formichine

Referente: Debora Sormani

Scuola: Scuola dell'Infanzia San Michele – milano
Classe: Sezione eterogenea

In sezione, con i bambini di quattro e cinque anni, abbiamo provato ad inventare una storia che potesse aiutare i più piccoli di tre anni a vivere serenamente l’ingresso alla scuola dell’Infanzia ( la paura di un nuovo ambiente, di nuovi compagni sconosciuti, la voglia d’imparare, il sostegno di mamma e papà, il sorriso accogliente della maestra, la certezza del ritorno dei genitori a fine giornata, le piccole conquiste e la voglia di rendere l’appuntamento con la scuola una quotidianità. Utilizzando la Lim, l’insegnante ha illustrato la storia seguendo le indicazioni e il gusto grafico suggerito dai bambini). Le didascalie a corredo di ogni immagine della storia, sono state registrate con la voce dei bambini su una traccia audio, poi trasformata in un QrCode inviato a tutte le famiglie della nostra Scuola così da essere fruibile in qualsiasi momento.

Copertina
A PratoVerde viveva una piccola formichina. La sua mamma e il suo papà l'avevano chiamata Nerina, perché era nera come il cielo in una notte stellata. Nerina era molto contenta del suo colore, ma... Un giorno la piccola formichina disse: “sai mamma mi piace molto il mio colore nero, però a volte vorrei essere tutta colorata come un arcobaleno…”
La mamma allora procurò colori e pennelli e li diede a Nerina che rimase a bocca aperta, ma subito dopo si fece triste e disse alla mamma: “ mi puoi aiutare? “. La mamma con dolcezza le rispose: “ Se vuoi imparare a colorare e a fare tante altre cose belle e divertenti, la scuola delle formichine è il luogo perfetto!”
Nerina era timorosa; la scuola delle formichine era in città, un posto dove lei non era mai stata… e poi lì avrebbe sicuramente incontrato tante formichine sconosciute… No, no…le faceva troppa paura!... Però le sarebbe piaciuto molto essere tutta colorata, sicuramente si sarebbe sentita più allegra… e allora…che fare?
Il papà che aveva ascoltato Nerina parlare tra sé da dietro un fungo, le si avvicinò e le disse: “ Sai Nerina, tutto ciò che è nuovo, fa un pò paura, ma a scuola starai bene e farai amicizia con tante nuove formichine! Sarà bello sai…dai, prendi il tuo zainetto e i tuoi colori, ti accompagnerò io a scuola.”
Nerina si fece coraggio e accompagnata dal suo papà, arrivò davanti alla scuola. All’ingresso c’era una simpatica maestra, che salutava con un gran sorriso tutte le formichine e le invitava allegramente ad entrare: “Ciao formichine! Benvenute!”.
Anche Nerina entrò; ora si sentiva più tranquilla e quella mattina imparò ad usare colori e pennelli, ma soprattutto usando la sua fantasia riuscì da sola a colorare il suo corpo, che ora era colorato come un arcobaleno e luminoso come i fuochi d’ artificio che si vedono alle feste.
Quello stesso giorno Nerina aveva fatto amicizia con tante altre formichine. All’uscita da scuola trovarono i loro genitori ad attenderle! Le mamme e i papà felici ammiravano le loro formichine Arcobaleno. Eh si, la scuola era davvero un bel posto e Nerina aveva deciso che ci sarebbe tornata il giorno dopo, e quello dopo ancora, e ancora, e ancora…

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