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La tartaruga Matilde

Referente: Maddalena Campanella

Scuola: IC DE AMICIS GIOVANNI XXIII plesso scuola dell'infanzia Piazza Garibaldi- BARI – bari
Classe: 5 anni

Uno dei modi per arginare il fenomeno del bullismo è parlare con i bambini, incoraggiarli a condividere le emozioni non lasciandoli soli. La nostra storia “I Bulletti di campagna” nasce dalla esigenza di raccontare ai bambini cosa vuol dire amicizia, rispetto e solidarietà. A partire da un brainstorming sui valori dell’amicizia e prendendo spunti da alcuni episodi accaduti nel gruppo sezione si è pensato di inventare una storia sul valore dell’amicizia e sul rispetto verso le persone più lente e speciali. Essendo una sezione di 5 anni abbiamo scelto un protagonista, alcuni personaggi ed un ambiente. I bambini con l’aiuto delle maestre hanno inventato una storia, dipinto 10 tavole e disegnato i vari personaggi. Con un lavoro di collage si sono poi costruite le varie sequenze.

1 C’era una volta una tartaruga di nome Matilde che viveva in una casetta in campagna con i suoi genitori. Aveva un carattere molto riservato e soffriva molto per il fatto di essere più lenta degli altri animali, per questo faceva fatica a fare amicizia e spesso era bersaglio continuo di scherzi tremendi.
2 Un giorno decise di voler esplorare ciò che circondava la sua casetta e cominciò a girovagare da sola. Durante la sua passeggiata incontrò un piccolo ragno e gli si avvicinò per fare amicizia. Il ragno accettò di essere suo amico, ma la tartaruga non avrebbe immaginato che il ragno si sarebbe rivelato molto dispettoso nei suoi confronti.
3 Un giorno il ragno propose alla tartaruga di andare con lui in un parco giochi dove le avrebbe presentato tanti amici. Arrivati lì incontrarono la volpe, il coniglio, la rana e lo scorpione. Felice di fare amicizia con tutti questi animaletti la tartaruga si avvicinò a loro per conoscerli. Ad un tratto li vide ridacchiare mentre la guardavano, non sapendo ciò che stava per accadere.
4 Gli animaletti infatti ridevano della tartaruga nel vederla camminare cosi lentamente e decisero di farle un brutto scherzo. “Facciamo una gara a chi arriva prima a quell’albero laggiù?” propose la volpe. La tartaruga ingenuamente e felice di aver trovato finalmente tanti amici decise di accettare ma gli animaletti le prepararono una trappola.
5 Legarono ad una fune uno scatolone che scendeva da un ramo di un albero e quando la tartaruga arrivò sotto lo scorpione tagliò la fune e lo scatolone cadde in testa alla tartaruga soffocandola. Tutti gli animaletti ridevano a crepapelle e quando la tartaruga riuscì a liberarsi non trovò nessuno ad aspettarla. Triste e sconsolata tornò dai suoi genitori ma non disse nulla.
6 Il giorno dopo incontrò gli animaletti. Le andarono incontro facendo finta di accoglierla con affetto ed entusiasti di vederla sana e salva. Ma un nuovo scherzo la stava aspettando. Per molti giorni la tartaruga subiva questi terribili scherzi e gli animaletti la ricattavano dicendo che se ne avesse parlato con qualcuno le sarebbe capitato di peggio.
7 Ogni giorno la tartaruga tornava a casa triste e sconsolata e non aveva il coraggio di parlare con i suoi genitori per paura che gli animaletti le facessero ancora piu male. I suoi occhi divennero sempre piu tristi, non mangiava più e non aveva neanche voglia di uscire più. Ormai aveva capito che quegli animaletti non erano suoi amici e aveva paura di incontrarli.
8 Alcuni giorni dopo la tartaruga stanca di stare in casa decise di uscire a fare una passeggiata. Sempre con passo lento e scoraggiata per tutto quello che le stava succedendo, vide in lontananza il branco di animaletti che la stavano aspettando come un appuntamento fisso ormai.
9 La tartaruga impaurita si girò per fuggire ma fu subito raggiunta dagli animaletti che l’accerchiarono deridendola. “Sei lenta! Non potrai mai farcela a sfuggirci “e mentre le dicevano queste brutte parole la spingevano verso un dirupo. Sfinita la tartaruga si accasciò priva di forze. Stava per cadere giù quando un stormo di aquile accorse in aiuto per salvarla e portala a casa.
La tartaruga piangendo raccontò tutta la verità al suo papà che decise di fare una chiacchierata con gli animaletti portando con sè la piccola Matilde. Spiegò loro il valore dell’amicizia, del rispetto e della diversità e di quanto fosse importante amare un amico più debole. Gli animaletti pentiti si avvicinarono alla tartaruga Matilde per scusarsi. Da quel giorno tutto cambiò.

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