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L’amicizia non teme il freddo

Referente: Chiara Sargenti

Scuola: scuola dell'infanzia "Il Piccolo Principe" - Direzione Didattica 2° circolo "Comparozzi" – perugia
Classe: Sezione eterogenea

“L’AMICIZIA NON TEME IL FREDDO”

Il percorso che ha portato all’invenzione e alla realizzazione della storia “L’amicizia non teme il freddo” nasce dalla consapevolezza della valenza educativa che il manipolare, il giocare e lo sperimentare attraverso le narrazioni ricoprono nell’apprendimento dei più piccoli. Il pensiero narrativo in tutte le sue forme, il racconto come espressione di sè e delle proprie esperienze, la narrazione come strumento interpretativo e conoscitivo, gettano le basi per lo sviluppo di un pensiero creativo e divergente che stimola la fantasia di ciascuno e facilita processi cognitivi, affettivi nonché emotivi (Jerome Bruner).

Le attività sono state progettate per la sezione A della scuola dell’infanzia “Il Piccolo Principe” di Perugia, una sezione eterogenea che accoglie bambini di 3, 4 e 5 anni.

A partire da un brainstorming sulla stagione dell’inverno, accompagnato da un’osservazione e da un’esplorazione dell’ambiente esterno attraverso il giardino multisensoriale della scuola, i bambini hanno individuato alcuni degli elementi caratteristici invernali. Alla luce di quanto emerso sono stati realizzati tre “dadi dell’inverno”, le cui facce contenevano gli elementi proposti dai bambini; le immagini inserite sono state rappresentate mediante la Comunicazione Aumentativa Alternativa al fine di valorizzare i punti di forza di ciascun bambino. Successivamente, i bambini sono diventati i veri attori protagonisti del momento dell’ “inventastorie”:in circle-time, a turno, hanno lanciato i dadi e provato a costruire la trama di un racconto; ogni bambino ha cercato di inserirsi e di ripartire dal pezzetto inventato dal bambino che si è espresso in precedenza. Dopo una prima bozza di stesura, attraverso un momento di discussione in grande gruppo, le insegnanti hanno guidato e supportato i bambini nel definire il testo finale insieme, collaborando nella scelta delle parti rimaste in sospeso, condividendo l’arricchimento del vocabolario e decidendo il titolo da dare al loro prodotto. Ultimata questa fase, i bambini sono stati suddivisi in piccoli gruppi di competenza. Alcuni si sono occupati della realizzazione di tavole sensoriali del formato del kamishibai della sezione utilizzando varie tecniche pittoriche e manipolative come ad esempio la neve, realizzata con schiuma da barba, colla vinilica e ovatta, o come la tana, realizzata con sale, caffè e colla vinilica. Altri si sono occupati di rappresentare graficamente tutti i personaggi della storia: Nina, Giulio, il pettirosso, l’orso, gli alberi, la neve, le provviste, ecc. Secondo i principi del Cooperative Learning, infine, tutte le parti sono andate a comporre un unico e collettivo elaborato finale. A questo punto i bambini hanno potuto inserire le loro tavole nel kamishibai dove la storia è stata sia raccontata dalle insegnanti sfogliando le tavole, sia dai bambini, che hanno provato a ricordarsela e ad esporla agli altri. In seguito, i bambini si sono cimentati anche nella drammatizzazione della loro storia: ogni bambino ha interpretato una parte ed ha provato a recitarne anche il testo. Infine, a conclusione del percorso, disponendo la scuola del tavolo i-Theatre, uno strumento interattivo di alta avanguardia tecnologica per l’invenzione narrativa di storie multimediali a misura di bambino, i bambini hanno potuto sperimentare anche il Digital Storytelling. La multimedialità, la multimodalità e la componente motivazionale offerta anche dalle tecnologie, può, infatti, avere un ruolo molto significativo per arricchire la pratica didattica quotidiana in cui la costruzione di ambienti di apprendimento inclusivi diventa fondamentale per il benessere psico-fisico dei bambini, per la valorizzazione delle differenze e per la promozione dei talenti di ciascuno (Universal Design for Learning).

 

Il filo conduttore della storia “L’amicizia non teme il freddo”, del resto, è proprio questo qui: si può essere amici e si possono fare tante cose insieme anche se si è DIVERSI!!!

 

N.B.

In questo video, realizzato anche come forma di documentazione, è possibile sbirciare le fasi di lavoro che ci hanno accompagnato nella realizzazione del prodotto finale di questo percorso.

https://drive.google.com/file/d/1s7m80IKSWJ7lnGE0NbLJN55tSJkhA0Nu/view?usp=share_link 

"L'amicizia non teme il freddo"
Era una mattina d’inverno fredda e gelida, la neve ricopriva tutto di un manto bianco.
Giulio e Nina decidono di uscire in giardino per costruire un pupazzo di neve. Nina infila frettolosamente il suo cappello preferito arancione e giallo, Giulio prende la sua giacca blu e guanti rossi e via fuori di corsa!
Mentre i due bambini si danno un gran da fare per ammassare la neve e trovare qualche sasso e rametto per decorare il loro pupazzo, Giulio vede un pettirosso dentro al nido di un ramo dell’albero oramai spoglio.
Si avvicinano all'uccellino per vedere le piumette rosse del petto, ma il pettirosso Chicco vola via spaventato verso la tana di un orso che dormiva profondamente proprio lì vicino. Chicco, raggiunta la tana, chiede all’orso: “Saresti così gentile da farmi riparare nella tua tana? Fuori sta nevicando e mi sto gelando il becco!”.
L’orso Tito, stiracchiandosi risponde: “Certo! Vieni vicino a me, ti riscalderò e ti coprirò con la mia pelliccia calda, potrai dormire con me!”. E l’uccellino sparisce nella tana dell'orso. Giulio e Nina non credono ai loro occhi! Un piccolo e gracile uccellino tra le enormi zampe di un orso…chissà che fine farà!
Decidono così di tornare la mattina seguente alla tana dell’orso, ma…sorpresa delle sorprese…l'uccellino non c’è più! Nina con una vocina tremolante dice: “Hai visto Giulio! Chicco sarà stato sicuramente mangiato dall’orso!”
Ma in quel momento, Chicco riappare in volo. Per ringraziare Tito, era uscito di mattina presto dalla tana verso il bosco innevato per trovare un po' di cibo per proseguire il letargo insieme al suo nuovo amico.
Da quel giorno e per tutti gli anni a venire Chicco e Tito passarono gli inverni insieme. E Nina e Giulio capirono che si può essere amici anche se si è tanto diversi!

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