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QuaQua ha imparato la lezione!

Referente: Ilaria Caruso

Scuola: I. C. Arnolfo di Cambio 2 - Casole d'Elsa – siena
Classe: Sezione eterogenea

Questo progetto è stato realizzato dai bambini di 4 e 5 anni, della sezione B (bruchi), della scuola dell’infanzia di Casole d’Elsa. 

Durante lo svolgimento delle attività didattiche relative al curricolo di italiano, abbiamo lavorato sulla suddivisione del racconto in inizio, svolgimento e fine e, attraverso dei giochi didattici, sull’uso e sulla ricerca delle rime. In tale contesto, i bambini, usando delle flashcard, hanno inventato la storia di Quaqua: un’anatra ribelle che non vuole ascoltare i genitori e che, per tale motivo, si perde in un lago fatato. Tuttavia, grazie all’incontro e all’aiuto degli abitanti del bosco, alla fine, capisce l’importanza di rispettare le regole e scopre il valore prezioso dell’amicizia. La storia è stata, poi, suddivisa in otto sequenze, che sono state drammatizzate dai bambini e rielaborate in forma grafico-pittorica. 

QuaQua è un'anatra ribelle, non ama seguire mamma, papà e i suoi due fratellini. Nonostante tutte le volte in cui i genitori le ripetono: “Non devi allontanarti, potresti perderti!", lei pensa di essere abbastanza grande per poter fare qualsiasi cosa da sola. La mamma, spaventata, le regala un fiocco viola e le dice: "Indossalo, così ti possiamo riconoscere anche quando ti allontani!".
Un giorno di primavera, in uno dei suoi viaggi solitari alla ricerca di cibo, QuaQua finisce in una cascata, perde l'equilibrio e nuotando nuotando si ritrova in un bellissimo lago, circondato da tantissimi fiori e alberi che luccicano. È un posto fatato, ma l'anatra è così triste per essere rimasta sola che vuole solo andare via da lì e ritornare dalla sua famiglia.
Si guarda intorno, vede una casa su un albero e inizia ad urlare: " Aiuto! Aiuto! C'è qualcuno?". Dalla casetta esce una rana con in mano una piccola chitarra che dice: "Ciao, io sono Tina, la rana canterina! Tu chi sei? Che ci fai qui tutta sola?" e l'anatra: "Io sono QuaQua, mi sono persa! Non so più come tornare da mamma, papà e i miei fratellini. Tu puoi aiutarmi?".
La rana Tina risponde: "Non ti preoccupare, adesso chiamo le fatine del bosco e ci penseranno loro ad aiutarti!". E così inizia a chiamare tutte le fatine cantando con la sua bellissima voce: "Fatine fatine correte qua, Cra cra cra! Ho bisogno di voi qua, Cra cra cra!".
Le fatine, con le loro magnifiche ali colorate, in un secondo, arrivano al lago fatato e chiedono: "Chi ha bisogno del nostro aiuto?”. La rana risponde: "L'anatra QuaQua ha bisogno di voi, non riesce più a trovare la strada per tornare dalla sua famiglia!”.
Così le fate hanno un'idea: "Organizzeremo una festa con tutti gli animali del bosco; canteremo, suoneremo e balleremo per aiutare i tuoi genitori a ritrovarti. Inviteremo alla festa l'orso Bruno, il Grillo Giò, la volpe Gina, le farfalle, gli scoiattoli e le lucciole!”.
Tutti insieme iniziano a far festa: l'orso battendo le zampe sul pancione fa il suono del tamburone, la volpe Gina insieme alla rana Tina canta una canzoncina, le farfalle danzano sbattendo le loro ali sulle foglie, il grillo si diverte a ballare saltellando qua e là sul terreno e gli scoiattoli a far rumore con le noci. Le lucciole accendendo e spegnendo le loro lucine illuminano tutto il bosco.
Nel silenzio della notte, la mamma e il papà di QuaQua con i suoi due fratellini vengono attirati dalla festa e curiosi si avvicinano sempre di più. Arrivati lì, ritrovano la loro piccola QuaQua che corre subito ad abbracciarli felice e che da quel giorno capisce due cose: gli amici sono importanti e bisogna sempre ascoltare i genitori.

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