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Don Chisciotte della Mancia

La “sana follia” nel primo grande romanzo moderno
Don Chisciotte, nobiluomo di campagna, trascorre tutto il suo tempo a leggere romanzi cavallereschi, ed è tanto preso da quelle avventure che finisce per impazzire.
Il suo immaginario fantastico, popolato di eroi e di cavalieri, lo induce ad autonominarsi cavaliere di ventura, difensore dei deboli e dei poveri. Decide così di partire per le sue imprese: chiama il suo cavallo Ronzinante, nomina Sancio Panza suo scudiero, ed elegge, come dama del cuore, una contadina, ribattezzandola Dulcinea del Toboso.
Iniziano così le esilaranti avventure di questo cavaliere senza macchia, che scambierà un’osteria per un castello, duellerà contro dei mulini a vento ritenendoli minacciosi giganti, ravviserà, in pacifici greggi, eserciti e armi, si perderà in vagheggiati amori… e quant’altro ancora comparirà nella sua lucida follia.
Un classico dalle caratteristiche uniche, non a caso considerato il primoromanzo moderno nella storia della letteratura.

Miguel De Cervantes

Nacque ad Alcolà de Henares (Spagna) nel 1547 e morì a Madrid nel 1616. È stato il più grande scrittore spagnolo di tutti i tempi.

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