Un amico venuto dal mare
Tutti per uno, uno per tutti: questo è il motto della mitica 5a A. A rompere l’equilibrio, però, è un nuovo arrivato: Abdul, ragazzino marocchino timido e in cerca di nuovi compagni. Da quel momento, Federico, Alessandro, Nicolò e Talo non sono più amici. Una storia coinvolgente sul valore dell’amicizia e sull’importanza dell’integrazione, senza frontiere né colori.
PER PARLARE DI:
- Multiculturalismo.
- Introspezione adolescenziale.
- Bullismo.
- Difficoltà di integrazione.
CLASSE DI RIFERIMENTO:
Bambini di classe 4° e 5°.
COME LAVORARE SUL TESTO:
“Un amico venuto dal mare” ci suggerisce una prospettiva dell’integrazione intelligente e poco convenzionale. Diventa così uno strumento valido per far conoscere ai bambini una realtà scolastica ormai comune.
La scuola, come principale agente di socializzazione dopo la famiglia, deve offrire ai bambini la possibilità di imparare e di utilizzare un proprio codice culturale che sia il più possibile rispettoso delle differenze tra le persone. La distanza può sfociare con facilità in un’intolleranza confusa e generica, quando l’integrazione del diverso chiede di mettere in gioco le piccole certezze di un bambino. Ma i bambini sanno trovare da sé i veri valori dell’amicizia, aldilà delle frontiere e dei colori.
Ivonne Mesturini
Ivonne Mesturini, è laureata in lettere ed ha acquisito una lunga esperienza di insegnamento, soprattutto con ragazzi di una scuola a tempo pieno.
Si è sempre interessata alla narrativa e ha scritto numerosi racconti per bambini: “Nicolò e Brilli” è uno dei tanti.