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Nel Regno di Belgarbo

Nel mondo in cui viviamo, le parole della gentilezza sono finite un po’ in soffitta.
Per fortuna, nel Regno di Belgarbo, Re Garbato le protegge con le sue leggi.
Un giorno però arriva Leopoldotto Ammazzadraghi: sarà anche cavaliere e gran portento, ma è maleducato e arrogante.
Ci vorranno un drago fumante e un sedere bruciacchiato per insegnargli le buone maniere.
“Non serve una formula di magia, basta il bel garbo, la cortesia. Son due parole, fan poco rumore… avanti, coraggio, dì PER FAVORE”.

PER PARLARE DI:

La storia vuole gettare le basi per lo sviluppo dell’intelligenza emotiva che guida a comunicare “con il cuore”. Il garbo, il rispetto, la delicatezza nei rapporti costituiscono la base dell’educazione e del rispetto reciproco così come le formule di cortesia, che contribuiscono a rendere più lieve la nostra vita.

CLASSE DI RIFERIMENTO:

Bambini di classe 1°.

 COME LAVORARE SUL TESTO:

  •  In circle time lettura animata del testo, scoperta della PAROLA MAGICA che modifica le relazioni nel paese di Belgarbo e discussione collettiva. Individuazione di altre parole magiche da riportare su cartellone.
  •  Ricerca dei suoni nelle rime. Giochi con le rime individuate: a voce bassa, bassissima, a voce alta, altissima, come la lumaca…, lettura robotica, scansione in sillabe.
  • Ricerca di assonanze e nuove rime. Costruzione di una filastrocca partendo dai termini proposti dai bambini.
  • Individuazione del tema, dei personaggi, della sequenza narrativa. Con la guida dell’autrice, realizzazione grafica dei personaggi o della sequenza narrativa a piccoli gruppi.
  • Con l’utilizzo di vecchie calze, costruzione individuale di marionette: il drago, il re, il cavaliere Ammazzadraghi.
  • Drammatizzazione del testo utilizzando le marionette prodotte dai bambini.

Flavia Franco

Flavia Franco vive in provincia di Cuneo. È giornalista, scrive storie che fanno ridere, testi di canzoni per bambini, libri per i grandi e per le maestre. È supervisore di tirocinio – segue le ragazze che studiano per diventare insegnanti – ma, soprattutto, lavora con i bambini da un sacco di tempo e non ha ancora smesso di divertirsi.

Il suo blog è www.flaviafranco.it

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