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#BOOKCLUB: “Alla scoperta dei perché”

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Un’avventura fantafilosofica

Come nasce l’idea di scrivere un testo di filosofia per/con i bambini e le bambine?

Tutto parte da un profondo e condiviso convincimento: la filosofia non è, nella sua essenza, un discorso per specialisti, per addetti ai lavori, come comunemente si ritiene. Al di là della dimensione puramente accademica, la filosofia è – e come tale nasce in Grecia nel VI secolo a.C. – un particolare sguardo sul mondo e soprattutto una pratica di vita. Di conseguenza è rivolta a tutti, nessuno escluso.

Come ricorda Epicuro nella lettera a Meneceo: “Chi sostiene che non è ancora giunto il momento di dedicarsi alla conoscenza della filosofia, o che ormai è troppo tardi, è come se andasse dicendo che non è ancora il momento di essere felice, o che ormai è passata l’età.”

Questa massima è sicuramente chiara a chi ha la fortuna di insegnare: il quotidiano contatto con gli studenti e le studentesse, la loro continua interazione su temi di ogni tipo, non fanno che rafforzare tale convinzione. Ed è proprio in ambito scolastico che è maturato l’interesse per la filosofia per/con i bambini. Una serie di esperienze di scrittura filosofica con le classi del terzo liceo e la realizzazione di alcuni percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro – accompagnati da riconoscimenti da parte del Ministero dell’Istruzione e dalla vittoria del concorso “Storie di alternanza” (edizione 2017) indetto dalla Camera di commercio di Ancona – hanno convinto le autrici che la strada fosse giusta e valesse la pena continuare.

Da qui lo stimolo ad approfondire l’ambito della filosofia per/con i bambini, le diverse esperienze e le diverse metodologie praticate, e a ideare un progetto originale.

Titolo: Alla scoperta dei perché

Autrici: Grazia Maria Gugliormella e Francesca Barigelli

Collana: Serie Oro

Genere: narrativa per bambini

Età consigliata: a partire dai 9 anni

Scopri il libro e scarica le schede didattiche a cura delle autrici!

Che senso ha fare filosofia con i bambini e le bambine e qual è la specificità della nostra proposta?

Il volume è rivolto a bambine e bambini a partire dai nove anni. È questa una fase in cui prende forma e si struttura il pensiero logico. L’idea guida è stata proprio quella di stimolare il pensiero logico e critico dei bambini, accompagnando e rafforzando la loro naturale inclinazione a interrogare, a porre domande, ma facendo leva anche sulla loro incredibile capacità di immaginare.

Secondo l’approccio seguito dalle autrici, fare filosofia con i bambini non significa proporre loro una sorta di storia della filosofia semplificata, e quindi per forza di cose banalizzata, quanto realizzare vere e proprie esperienze filosofiche. E l’esperienza filosofica consiste nel confrontarsi con una domanda, un problema, e nell’immaginare risposte possibili, secondo l’impostazione del metodo dialogico socratico che rappresenta il presupposto teorico al quale si fa riferimento.

Nel libro il problema filosofico viene proposto in forma narrativa, attraverso quelle che vengono denominate avventure fanta-filosofiche.

Non si descrive solo un percorso teoretico ma si attua una vera e propria pratica della filosofia, alla scoperta dei propri perché (la domanda, lo stimolo, le risposte: tante e tutte giuste, perché la ricerca continui).

Un punto di partenza: la “Philosophy for Children

La “Philosophy for Children” (in sigla: P4C) è stata ideata dal Prof. Matthew Lipman, docente di Logica presso la Columbia University. Le prime sperimentazioni di Lipman risalgono agli anni Sessanta e Settanta e nascono dalla difficoltà riscontrata nei suoi studenti universitari nella pratica formale e informale del ragionamento logico-argomentativo. Da qui l’intuizione che solo attraverso un percorso propedeutico che prevedesse l’applicazione di una metodologia didattica volta alla stimolazione della domanda e dell’argomentazione razionale, potesse con gradualità avviare allo sviluppo di un pensiero complesso. Un percorso, quindi, che partisse dai primi anni della scolarizzazione, anni in cui la curiosità e l’interrogarsi su tutto rappresentano un approccio naturale al conoscere.
Una tale esperienza poggia su due punti di forza:

  • l’uso della filosofia come metodo educativo, prima ancora che come disciplina con contenuti specifici;
  • l’idea del filosofare come esperienza pratica, resa possibile dalla conduzione della ricerca all’interno di una comunità (gruppo classe, gruppo di amici, possibilmente coetanei, per consolidare la convinzione che non ci sia qualcuno più avanti nel percorso, ma che tutti possano contribuire equamente alla ricerca). Persino l’insegnante non rappresenta più, all’interno della comunità di ricerca, colui che guida la lezione, in qualità di “erogatore di cultura” e viene ad assumere il ruolo di “facilitatore”, mediatore che aiuta a mantenere vivo il dibattito e si preoccupa che ognuno abbia lo spazio per poter esprimere la propria opinione. 

In sintesi, quindi la P4C consta di tre momenti:
– lettura ad alta voce di un testo-stimolo (invito alla problematizzazione)
– formulazione di domande e relativa creazione di un’agenda
– discussione in gruppo.

Obiettivo finale è creare nei bambini uno spazio plurale e cooperativo del pensiero, non precostituito, sforzandosi di guardare la realtà da più punti di vista.
La P4C è attualmente diffusa in oltre 60 Paesi del mondo.
Rispetto a questo primo e interessante orientamento, oggi sono diversi gli approcci alla filosofia per i bambini e, in particolare in Italia, si è voluto enfatizzare il ruolo di compartecipazione dei ragazzi nel processo dialogico attivato nella comunità, traducendosi in una “filosofia con i bambini”. Questi ultimi sono i veri protagonisti e le loro domande sono al centro della discussione.
Altro elemento di integrazione: oltre al pensiero logico, si è rivolta l’attenzione su tematiche di ampio respiro che spaziano dal piano etico a quello esistenziale, dall’ambito ontologico a quello gnoseologico.
Infine, le esperienze variano a seconda dello strumento usato come veicolo alla discussione: libri, oggetti, immagini.

>>> Come fare filosofia in classe? Scopri le nostre risorse!

Che cosa propone il testo “Alla scoperta dei perché”?

Il libro rappresenta l’esito di un percorso di ricerca, da parte delle autrici, all’interno delle diverse prospettive che vanno dalla P4C alle varie metodologie di filosofia con i bambini (a cui sono più vicine).
Il metodo scelto, come si è detto, è quello socratico: stimolare la domanda senza offrire una risposta preconfezionata. Lo strumento, invece, è un libro, ma non un libro qualsiasi, una storia dentro tante storie.
Infatti “Alla ricerca dei perché” si sviluppa su due piani:

a) da un lato si svolge la trama principale, e quindi il racconto sotto forma di giallo, che vede un gruppetto di ragazzini, coetanei dei giovani lettori, alle prese con un misterioso personaggio di cui vogliono scoprire l’identità;
b) dall’altro si inseriscono nella storia alcune avventure fanta-filosofiche. Sono proprio le storie a delineare la situazione filosofica, proponendo – attraverso immagini evocative – la domanda di significato. Le storie possono essere utilizzate anche singolarmente, così come i capitoli del testo, tutti autoconclusivi.
c) Ogni storia propone un problema della tradizione filosofica: ontologico (apparenza/realtà), gnoseologico (sensi/ragione), etico (che cos’è la felicità), esistenziale (il senso della vita), solo per citarne alcuni. Attenzione però: non vengono delineate risposte, ma si lascia aperto l’orizzonte delle molte risposte possibili, per comunicare il valore  delle ricerca, l’importanza del confronto tra diversi punti di vista.
d) Il libro è corredato, infine, da un apparato didattico (comprensivo di schede modificabili dall’utente), attività anche ludiche, che possano aiutare l’insegnante in classe a stimolare e guidare l’esperienza laboratoriale. Autrici e casa editrice, infatti, hanno deciso di offrire gratuitamente al pubblico tutti i materiali di supporto (incluse le schede sopra menzionate) sul sito www.daileggiamo.it, per una fruizione più immediata. Si vuol così favorire l’idea che il testo non vada solo letto, ma reso strumento per attivare una vera e propria pratica filosofica in classe o all’interno di una comunità di ricerca.

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Autore

  • Francesca Barigelli e Grazia Gugliormella sono docenti di filosofia presso un Liceo marchigiano. La comune passione per questa dimensione del sapere ha permesso loro di sperimentare la valenza formativa che tale insegnamento riveste fin dalla scuola primaria. Nasce così l’idea di creare percorsi di “filosofia con i bambini”: un connubio di attività di laboratorio e riflessioni filosofiche, a partire dal racconto di avventure fantafilosofiche.

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